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Martinotti, Cento Anni di Spumantistica Italiana

17.01.2025

Sabato 21 dicembre la sede ONAV di Asti ha celebrato Federico Martinotti, l’enologo visionario che da Direttore della Regia Stazione Enologica di Asti, studiò e mise a punto il metodo di fermentazione in autoclave per spumanti, rivoluzionando la produzione dello spumante che prenderà poi il nome “Asti”, aprendo quindi la strada alla valorizzazione ed al successo commerciale del Prosecco, del Lambrusco, così come della maggior parte dei vini spumanti del mondo. Fino al 1895 l’unico metodo di spumantizzazione conosciuto era il metodo champenoise, procedimento laborioso e a rischio di numerose perdite di prodotto. Martinotti creò un metodo di produzione in grado di far spiccare le note varietali dell’uva, riducendo al contempo, in modo significativo, i tempi ed i costi di produzione.

Numerosi gli interventi, tra cui Giusi Mainardi, storica a responsabile della rivista OICCE Times, il Professor Enzo Cagnasso dell’Università di Torino, il Professor Vincenzo Gerbi, vicepresidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino e presidente del Consiglio Scientifico ONAV, Pierstefano Berta (Direttore OICCE), oltre a quelli del direttore del Consorzio del Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG Diego Tomasi e del Direttore del Consorzio per la Tutela dell’Asti Giacomo Pondini, attraverso i quali è stata sottolineata la rilevanza di Martinotti nella storia della spumantistica internazionale.

A seguire si è svolta una degustazione di Prosecco DOCG, Asti e Moscato d’Asti DOCG, condotta dal Direttore del Consorzio Prosecco e dal responsabile del Laboratorio dell’Asti Guido Bezzo, occasione per rimarcare quanto il metodo Martinotti sia particolarmente efficace nel valorizzare le caratteristiche primarie delle uve utilizzate per la produzione di questi vini.