Il Consorzio per la Tutela dell’Asti è stato fondato nel 1932: nel 2022 è stato quindi raggiunto l’importante traguardo dei 90 anni e per festeggiare nel migliore dei modi è stata organizzata la Mostra “Novant’anni di Bollicine”, con gli obiettivi di ripercorrere la storia dei produttori dell’Asti uniti sotto il simbolo del Consorzio e di condurre i visitatori in un viaggio nel passato, presente e futuro del più storico vino spumante italiano.
La prima tappa della mostra è stata Asti, nel meraviglioso contesto espositivo di Palazzo Mazzetti e oggi continua il suo percorso espositivo nei luoghi più significativi del Piemonte, proseguendo nella narrazione del ruolo che i produttori della filiera dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti hanno avuto nella storia e nella comunicazione del vino italiano.
Dopo appunto Palazzo Mazzetti ad Asti, Palazzo del Risorgimento a Torino, la Gipsoteca a Bistagno, l’esposizione giunge presso la Confraternita della Misericordia a Costigliole d’Asti, in occasione della presentazione delle opere di restauro e funzionalizzazione della struttura e del suo neonato centro culturale. A partire dal 20 maggio e fino al 20 luglio, la mostra dei 90 anni è quindi a Costigliole d’Asti; successivamente, si sposta a Nizza Monferrato, tra il 1° agosto e il 1° ottobre, nel bellissimo scenario del Foro Boario. In autunno sarà invece ad Alba: dal 7 ottobre al 7 dicembre sarà visitabile presso la chiesa di San Giuseppe.
La mostra, curata da Pier Ottavio Daniele e a cui hanno collaborato Giancarlo Ferraris, Andrea Triberti, Massimo Branda, Luca Percivalle, Zeta Solution e Designstudio25, apre uno spazio di riflessione non soltanto celebrativo, bensì utile per evidenziare il contributo di crescita culturale ed economica che il Consorzio dell’Asti ha saputo dare al comparto vitivinicolo e non solo. Per farlo, il visitatore vivrà un’esperienza informativa completa e appagante, attraversando le diverse aree di attività della Denominazione e uno storytelling emozionale. L’esposizione, infatti, documenta l’evoluzione e la storia della DOCG Asti, pioniera della tradizione spumantistica piemontese nel mondo, anche attraverso le sue campagne di comunicazione che hanno reso riconoscibili l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti nel mondo. Dalle prime immagini pubblicitarie ai poster di grandi artisti come Leonetto Cappiello e Armando Testa, dai Caroselli televisivi in bianco e nero degli anni ‘50 agli spot dei giorni nostri, ancorati nell’immaginario collettivo anche grazie al coinvolgimento di star di Hollywood e divi internazionali.
La storia del Consorzio dell’Asti DOCG è ricca di testimonianze che raccontano i valori delle centinaia di famiglie di viticoltori che da decenni coltivano l’uva Moscato Bianco, preservando colline Patrimonio dell’Umanità Unesco, e di aziende che esportano in ogni angolo del mondo: Asti Spumante e Moscato d’Asti, non a caso, grazie alle loro innumerevoli occasioni di consumo, sono le bollicine aromatiche più brindate, con un sempre maggior numero di estimatori trasversali a tutte le generazioni.